Negli ultimi anni Millennials e Gen Z hanno rivoluzionato il modo di fare shopping, scegliendo acquisti di seconda mano come simbolo di uno stile di vita consapevole e attento alle risorse economiche. Diamo uno sguardo per comprendere dove stanno andando i gusti in fatto di acquisti, guidati dalle nuove generazioni.
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Seconda mano che stravolge le leggi di mercato
Secondo una recente indagine di PwC messa a punto tra giugno e luglio 2024 su un campione di 1.500 utenti presenti in cinque paesi europei, ormai le generazioni digitalizzate non solo stanno generando un cambiamento evidente, ma addirittura sono in grado di plasmare in maniera fortemente attiva, il mercato.
Ecco quindi che i dati emersi dalla ricerca hanno messo in luce come anche i giovani italiani privilegino acquisti contenendo i costi, con il 60% delle transazioni che si colloca al di sotto dei 50 euro. Un dato questo che certamente riflette l’esigenza sempre più presente ormai, di adattarsi a un potere d’acquisto in calo, nel nostro Paese.
Il panorama italiano dell’usato si distingue in Europa, per la particolare attenzione che viene posta verso prodotti accessibili e di buona qualità. Mentre i Millennials (28-43 anni) mostrano una propensione a investire anche in articoli di fascia medio-alta con spese che possono arrivare a superare tranquillamente i 100 euro per pezzo, i giovani della Generazione Z (18-27 anni) invece, pare si orientino più su acquisti a prezzi contenuti.
C’è da dire che la moda circolare risulti essere alquanto preziosa quando si vuole conciliare l’interesse per il risparmio, con una nuova sensibilità verso la sostenibilità ambientale. Tale consapevolezza sta trasformando di fatto quello che ai suoi albori poteva apparire in un semplice trend emergente, in una vera e propria abitudine sempre più consolidata tra le generazioni più giovani, e non solo.
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Oltre la moda c’è di più
Se in un primo momento si è potuto pensare che il second hand potesse essere relegato ad un semplice fenomeno di moda, ecco invece che viene riconosciuto ormai anche come una vera e propria nuova opportunità economica. In Italia a tal riguardo il mercato dell’usato si è rivelato non solo sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche redditizio per coloro che scelgono di vendere, soprattutto on line.
Molti utenti digitali infatti a quanto pare riescono a guadagnare fino a 900 euro l’anno, confermando ancora una volta come la moda circolare possa essere davvero un connubio vincente tra risparmio, stile e sostenibilità. Con un’interfaccia user-friendly e filtri di ricerca mirati, la piattaforma e-commerce Vinted domina il mercato. Il sito viene scelto da oltre il 70% degli utenti per la vendita e dal 66% per gli acquisti, definendo così il suo ruolo di leader in un settore in continua crescita.
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Tre motivi per preferire il mercato second hand
Certamente il mercato dell’usato non si limita solamente ai capi d’abbigliamento che con un pò di creatività e di buon gusto, sono in grado di regalare una nuova personalità stilistica. Il second hand spazia dall’hi-tech, le auto, accessori, piccoli elettrodomestici, mobilio, e tutto ciò che resta per tanto tempo stivato in soffitta, solo per pigrizia di operare l’ormai di moda decluttering. Ecco tre motivi per lasciarsi andare con gli acquisti di seconda mano:
- Risparmio economico: I prezzi dei prodotti usati sono spesso notevolmente inferiori rispetto a quelli nuovi, permettendo di acquistare articoli di qualità a costi contenuti.
- Sostenibilità ambientale: Acquistare prodotti di seconda mano riduce la domanda di nuova produzione, andando cos’ a limitare di conseguenza il consumo di risorse e l’impatto ambientale legato allo smaltimento dei rifiuti.
- Unicità e originalità: Il mercato second hand offre la possibilità di trovare spesso pezzi unici e vintage, che spesso non si trovano nei canali del commercio tradizionale, permettendo così di esprimere uno stile personale e distintivo.
