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Elisabeth Audieri, regina delle danze aeree che non hanno età

Chi è l’atleta che tra lavoro, allenamenti e competizioni internazionali, continua a incantare tutti con la forza della sua passione

da Redazione
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Elisabeth Audieri ha un portamento delicato e colpisce per la sua aria quasi eterea. eppure tutto ciò trae in inganno, perchè quando la si vede riuscire a raggiugere obiettivi sportivi di un certo livello, ecco venire fuori il suo lato strong, fatto di grinta, tenacia, forza e tanta determinazione.

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L’eleganza non ha età: il volo di Elisabeth Audieri

Volteggia tra i tessuti sospesi o sul cerchio, con una grazia che racconta anni di sacrifici, durissima disciplina e amore per il movimento. Elisabeth Autieri è un’atleta di danze aeree che ha saputo trasformare la sua passione in una vera e propria arte, superando anche i pregiudizi anagrafici.  Oltrepassate le cinquanta candeline, continua a gareggiare ad altissimi livelli, affrontando con naturalezza e sicurezza avversarie molto più giovani. Il suo segreto? Una preparazione rigorosa maturata nella danza classica, e una forza interiore che la guida ad ogni nuova sfida.

Tra lavoro, allenamento e passione: una vita in equilibrio

Le sue giornate scorrono intense tra impegni professionali e lunghi allenamenti, ma Elisabeth non si tira mai indietro. Ogni fatica è affrontata con il sorriso, ogni traguardo con la grinta di chi non ha mai smesso di credere in sé stessa, fino all’ultimo punteggio. La sua determinazione è contagiosa tanto che chi la incontra resta colpito dalla sua energia e dalla naturale eleganza con cui riesce a fondere forza e leggerezza nei suoi numeri aerei. È una donna che non si arrende allo scorrere del tempo ma lo sfida, portando sul palco la bellezza di un corpo in movimento che racconta molto più di una semplice performance.

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foto @unidigita

Un esempio per le nuove generazioni

Nella palestra in cui si allena con l’Associazione Sportiva Elevarte con la sua insegnante Consuelo Dell’Unto, Elisabeth è molto più di un’atleta: è una guida, un’ispirazione. Le neofite della danza aerea la guardano con ammirazione e stupore, consapevoli di trovarsi davanti a una donna che incarna il significato più autentico della dedizione. La sua storia dimostra che non esiste un’età giusta per inseguire i propri sogni, e che il talento, quando è sostenuto da impegno e passione, può davvero farci volare alto.

 

Elisabeth, il tuo percorso parte dalla danza classica, una disciplina che richiede rigore ed eleganza. In che modo questa formazione ha influenzato il suo stile nelle danze aeree e ti ha aiutata a eccellere in questa disciplina?

“E’ stata proprio la danza classica che con la sua eleganza le sue linee fluide, mi  ha indirizzato poi in una seconda fase della mia vita, verso le aeree. Dalla danza ho fatto tesoro degli elementi fondamentali che si sono rivelati essere importanti per questa disciplina”.

Sei una campionessa mondiale superando atlete molto più giovani. Qual è stato il segreto del tuo successo e quanto hanno contato esperienza e determinazione nel raggiungere questo traguardo?

“Il segreto sicuramente risiede in una buona dose di talento che si va a fondere con l’esperienza di tanti anni nella danza classica, senza dimenticare di essere fortemente determinata”.

Dietro ogni performance c’è un’enorme dedizione. Come si riesce a conciliare l’intensa preparazione atletica con gli impegni lavorativi e la vita quotidiana? Qual è la tua giornata tipo?

“Sicuramente non e facile riuscire a conciliare il tutto,  ma sono sempre stata una persona molto determinata, sempre convinta di arrivare fino in fondo a quello in cui credo. La mia giornata tipo inizia alle 6:30, alle 8:00 sono già al lavoro, dove mi trattengo solitamente almeno fino alle 18:00. Poi scattano gli allenamenti fino alle 22.00, e alla fine il meritato riposo”.

Le danze aeree affascinano sempre più persone, specialmente le ragazze, eppure in Italia non ricevono ancora la visibilità mediatica che meriterebbero. Perché secondo te accade questo? Cosa si potrebbe fare per portare questa disciplina sotto i riflettori?

“Forse questa situazione si riconduce al fatto che queste discipline nascono come arte circense , e solamente in seguito hanno preso forma come discipline atletiche. Al momento non vengono ancore intese come sport le danze aeree, ma nello stesso tempo si stanno diffondendo come spettacoli. Io sono d’accordo che le danze aeree rimangano fuori dal concetto di sportivo, perchè effettivamente rimane sempre un arte”.

Quando volteggi durante una performance, trasmetti inevitabilmente un senso di totale  leggerezza quasi surreale. Che cosa si prova in quei momenti?

Beh in quei momenti oltre che a provare tanta adrenalina, bisogna tirare fuori tutta la propria forza fisica anche se non si da a vedere. Ma la sensazione bellissima che si prova è suscitare belle emozioni in chi ci guarda. Durante un’esibizione si susseguono sensazioni bellissime talmente travolgenti, che non si possono descrivere”.

Il tuo percorso dimostra che talento e passione non conoscono limiti di età. Cosa ti senti di suggerire alle giovani atlete che sognano di emergere in questo sport ma temono di non avere le giuste opportunità?

Non posso che suggerire loro di fare sempre tutto quello a cui si è appassionati. Poi a tutto ciò che ci porterà il futuro, ci si penserà poi”.

Dopo aver raggiunto il mondiale, quali sono i suoi prossimi obiettivi? Ci sono progetti o competizioni future che ti vedranno ancora protagonista?

Beh per il momento posso dire di “navigare a vista”. Ho appena portato a termine una bellissima esibizione a Milano, poi ci sarà l‘appuntamento con il Regionale e a giugno con il Nazionale, fino ad arrivare a luglio con i Campionati. Ho definito comunque che il mio progetto finale sarà quello di fare spettacoli di danze aeree, accantonando le competizioni che sono molto più stressanti, e impegnative sotto ogni punto di vista”.

Oltre alla tecnica tu ti distingui per un portamento raffinato ed elegante, anche oltre le pedane sportive. Quanto è importante l’espressione artistica nelle danze aeree?

“Il mio muovermi in un certo tipo è la conseguenza diretta di tanti anni di disciplina sportiva, non solo con la danza. Nelle danze aeree è importante l’eleganza così come ha valore l’espressione artistica, e l’interpretazione. Questa disciplina fonde insieme il massacrante lavoro fisico che dobbiamo compiere per raggiungere alti livelli, non dimenticando però, che in aria dobbiamo saper danzare”.

foto @unidigita
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foto @unidigita

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