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Roma: Laura Federici racconta il suo Vietnam

L'artista invita ad una profonda riflessione sul cambiamento climatico e l’avanzamento incontrollato della città

da Redazione
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Il 21 marzo 2025 alle ore 18.00 la Sala Santa Rita di Roma ospiterà l’inaugurazione della mostra “Steam Shadow” di Laura Federici, a cura di Alberto Dambruoso. L’esposizione, promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura – Dipartimento Attività Culturali.

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foto @laurafederici

Roma testimone di un nuovo appuntamento artistico

Eccoci di nuo9vo a confrontarci nella Capitale, con  un nuovo e toccante capitolo della ricerca artistica di Laura Federici, che da sempre esplora la relazione tra memoria, paesaggio e trasformazione. L’artista che ho avuto modo di incontrare già in passato in occasione di altri eventi, dimostra ancora una volta tutta la sua  straordinaria sensibilità nel cogliere i mutamenti della natura e della società. “Steam Shadow” scaturisce da un’esperienza personale vissuta in Vietnam, dove Federici ha potuto osservare da vicino le impattanti conseguenze del cambiamento climatico e dell’espansione urbana incontrollata.

“L’ho cercata ogni giorno, a lungo. Ed invece ho trovato la natura ferita, le acque del Mekong asciugate, il silenzio riempito dal movimento continuo di una città che dilaga senza confini”, racconta l’artista. Il progetto espositivo si sviluppa proprio intorno a questa riflessione, dando vita così a un paesaggio intimo e mutevole in cui la pittura, il video e le immagini tridimensionali si vanno fondendo con grande delicatezza in un’unica visione poetica e riconciliatrice.

Come evidenzia il curatore Dambruoso nelle opere di Federici la natura viene rappresentata nel suo rapporto con il tempo, tra passato e presente, memoria e percezione. Attraverso un linguaggio pittorico evocativo e vibrante, l’artista ridona vita agli scenari compromessi andando a riempire i fiumi prosciugati e facendo rifiorire le piante scomparse. Il suo lavoro non vuole essere solo una  semplice denuncia della perdita ambientale, ma anche un atto di grande speranza, in cui il colore e la luce tornano a illuminare il paesaggio e l’anima di chi lo osserva.

“Steam Shadow” si preannuncia come un’esperienza immersiva e profonda, capace di coinvolgere il pubblico in una riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente. Una mostra da non perdere, testimone della straordinaria sensibilità e maestria di Laura Federici.

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foto @laurafederici

Chi è Laura Federici

Laura Federici, artista e architetto, vive e lavora a Roma. Ha all’attivo numerose personali fra quali: Serra espositiva Orto Botanico Roma (2023), Galleria Andrè (Roma 2011; 2012; 2016; 2019, 2022); Gallerie Brieve (Parigi, 2014); Galleria l’Affiche (Milano 2008; 2011, 2023); Galleria Il Segno (Roma, 2007);Galleria Beit Ahmad (Aleppo, Siria, 2003; 2005). Molte le collettive in cui ha esposto, in Italia e all’estero, fra cui Fotografia Festival Internazionale di Roma – XV edizione, Roma, Il mondo (MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma (2016), Ambasciata Italiana in Vietnam (Casa Italia Hanoi e Fine Arts Museum HCMC, 2018), Istituto Italiano di Cultura di Varsavia (2019), Istituto Italiano di Cultura di Cracovia (2020). Ha anche partecipato a progetti d’interventi artistici urbani permanenti dell’Amministrazione Capitolina: Street art in biblioteca (Roma, Biblioteca Renato Nicolini a Corviale, 2014) nell’ambito della “Notte delle biblioteche 2014”; Outside/Inside/Out. Arte in Regina Coeli (Roma, Casa Circondariale Regina Coeli, 2016) a seguito di un workshop artistico con i detenuti del carcere giudiziario di Roma. Nel 2017 ha partecipato alla “I Biennale Karachi Art”, nel 2020 all’ARTFEM Women Artists International Biennial of Macau.
All’interno della sua produzione di video, tecnica che spesso riveste un ruolo centrale anche nella sua produzione pittorica, si ricordano in particolare le 12 sequenze animate per Un amore di Gianluca Tavarelli (1999), vincitore del N.I.C.E. Film Festival New York. Attualmente insegna
presso IED Roma.

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