Roma ha veduto lo scorso weekend negli incantevoli spazi dell’Orto Botanico, tenersi l’edizione 2025 di Roma Hortus Vini. Oramai lo straordinario festival dei vitigni autoctoni del Vigneto Italia ideato da Sens Eventi e i Migliori Vini Italiani, risulta essere più che mai un’occasione imperdibile per poter conoscere e sorseggiare al chiaro di luna, vini prestigiosi in uno scenario incantato.

foto @scarpellinilaura
Roma: incontro sensoriale non solo con i vini pregiati all’Orto Botanico
In compagnia di Luca Maroni, gli appassionati del buon bere si sono potuti lasciare coinvolgere da una deliziosa “dégustation sur l’herbe” tra i filari del vigneto. Ma questo non è stato l’unico momento che ha distolto i presenti, solo per qualche breve lasso di tempo s’intende, dalle ricercate degustazioni vinicole. Gli amanti della musica si sono lasciati cullare dalle suggestive incursioni musicali di Francigena in Jazz & Swing con The Swing Barriques. Magiche atmosfere ecco che si sono diffuse nell’aria grazie a voce, chitarra e contrabbasso con sottofondo gli zampilli della Fontana dei Tritoni.
Con le lucciole a fare da cornice alle aree suggestive dell’Orto Botanico di Roma, le degustazioni dei vini presenti ai banchi d’assaggio messe a punto da un’idea di Luca e Francesca Romana Maroni ecco che la sesta edizione di Roma è riuscita a mettere a segno una serata interamente dedicata ai vitigni autoctoni del nostro Paese e ai vini prodotti da monovitigno.
E’ stato un piacere non solo per il palato ma che ha coinvolto tutti i 5 sensi, nel perdersi tra i viali del rigoglioso giardino trasteverino illuminati dalla luna dove accoglienti stand di degustazione sono stati pronti ad introdurci alla meraviglia alla scoperta delle etichette di punta di alcune delle cantine più prestigiose d’Italia, tra grandi maison e piccole realtà vinicole, suddivise per regione di appartenenza.






Come è nata l’idea di unire vini e Orto Botanico
Come abbiamo già accennato l’ Hortus Vini è scaturito da un’idea di Luca Maroni, analista sensoriale di fama internazionale, e Francesca Romana Maroni Ceo Sens Eventi, nel 2018. Loro per primi hanno a cuore la viticoltura tanto che in un unico appezzamento di terra seguono con fermento la coltivazione di ben 155 di vitigni autoctoni provenienti da tutte le regioni d’Italia, coltivate con tecniche di agronomia biodinamica a basso impatto ecologico.
Si tratta questo di un’idea all’avanguardia perseguita sempre nel massimo rispetto della natura e dei suoi processi. Il risultato è stato l’aver dato vita al vino Somma Sapienza Rosso frutto del blend fra oltre 70 vitigni autoctoni – e del Somma Sapienza Bianco – risultato anch’esso del
blend di oltre 80 vitigni autoctoni. Un tripudio dunque dei profumi e i sapori del nostro Paese dove uve differenti tra loro si incontrano, essendo soggette alle medesime condizioni climatiche e allo stesso regime di conduzione.
La cornice di una suggestiva Roma
Le serate hanno avuto come cornice la luce soffusa e un meraviglioso cielo, in compagnia di note musicali e delle performance artistiche messe in scena di volta in volta. Tra degustazioni guidate da esperti e assaggi liberi oltre 200 le etichette in degustazione sono state presenti ai banchi d’assaggio, suddivise per regione e per vitigno così da poter offrire a tutti i partecipanti la possibilità di dare forma ad un percorso gustativo adatto ai propri gusti.
Infine le serate sono state animate sia l’intervento le piacevoli brevi pièce teatrali dall’inconfondibile stile scanzonato e brillante, magistralmente ad opera dell’attore Michele La Ginestra open air, che dal suggestivo show di Idà che, con le sue delicatissime bolle di sapone, ha fatto sognare gli spettatori. In alto i calici dunque per un brindisi alla splendida Capitale dando l’appuntamento per tutti gli amanti del buon bere, alla prossima edizione di Roma Hortus Vini.


