Ariccia. Una di quelle serate in cui il teatro smette di essere semplice rappresentazione per trasformarsi in esperienza condivisa. Al Teatro Bernini di Ariccia, il nuovo appuntamento della stagione di prosa 2025-2026 ha regalato al pubblico un momento di rara intensità emotiva, grazie a Giulia Ricciardi affronta questo viaggio con una forza espressiva che richiama il grande teatro di tradizione,, monologo interpretato da Giulia Ricciardi, sola in scena ma capace di riempire ogni spazio con una presenza magnetica.
Lo spettacolo si muove su un filo sottile, fatto di parole taglienti e silenzi carichi di senso. La narrazione, inizialmente ambientata in un commissariato, si sviluppa come un flusso apparentemente lineare, salvo poi ribaltarsi in un finale che sorprende e destabilizza. Solo negli ultimi istanti si svela la vera dimensione del racconto: un dialogo che appartiene a un altrove, una confessione che si consuma oltre la vita, dopo una morte improvvisa e violenta. Un colpo di scena che costringe lo spettatore a rileggere ogni gesto, ogni battuta, ogni emozione provata fino a quel momento.
Ariccia: omaggio alla grande forza espressiva di Anna Magnani
Giulia Ricciardi affronta questo viaggio con una forza espressiva che richiama il grande teatro di tradizione, ma senza mai scivolare nell’enfasi. La sua interpretazione è fatta di corpo, voce e verità: riesce a far convivere ironia e dramma, leggerezza e dolore, costruendo un personaggio profondamente umano, fragile e potente al tempo stesso. Il pubblico ride, si commuove, resta sospeso, come trattenendo il respiro.
La sua prova attoriale non è soltanto tecnica – pur impeccabile – ma diventa un atto di totale immersione nel personaggio, fino a cancellare la distanza tra attrice e figura scenica. È in questa autenticità che lo spettacolo trova la sua forza sociale: “Nannarè” parla di identità, solitudine, violenza e memoria, senza retorica, affidandosi esclusivamente alla potenza del teatro. Al termine, la risposta della platea è stata unanime: una standing ovation lunga e spontanea, dalla prima all’ultima fila, a suggellare una serata destinata a restare nella memoria del pubblico come esempio di teatro necessario, capace di interrogare e coinvolgere. Una performance la sua che ci ha ricordato la grande forza e lo spessore espressivo di dell’indimenticabile Anna Magnani.
La stagione del Teatro Bernini prosegue domenica 21 dicembre alle ore 18 con “Bernini soirée”, evento che vedrà protagonisti gli allievi dell’Accademia, confermando la vocazione dello spazio ariccino a essere luogo di crescita, sperimentazione e dialogo culturale.