Imu, Tari, Iva, versamenti vari e costo della vita in crescita, sono le principali preoccupazioni che in determinati periodi dell’anno tolgono il sonno ai contribuenti italiani. Da mettere in agenda ecco giungere le scadenze dell’Imposta Municipale Unica, anche se vi è chi ne risulta fuori. Facciamo chiarezza su chi sono i fortunati, e perchè.
IMU 2025
Coloro che sono proprietari di un’immobile, debbono mettere in conto tra gli oneri annuali, salvo se si sta parlando della prima casa a meno che non rientri nella categoria lusso, le due scadenze IMU dell’acconto e del saldo. Non sono esenti da tale tassazione neppure le arre fabbricabili, e i terreni, o coloro che vantano effettivi diritti di godimento del bene, come l’usufrutto.
Ecco le date da segnare in agenda per il 2025
Il pagamento dell’IMU viene suddiviso in due scadenze che sono l’acconto ed il saldo e per l’anno corrente ecco le date:
- il primo appuntamento con il Fisco è fissato per il prossimo lunedì 16 giugno 2025 quando i contribuenti dovranno versare l’acconto Imu che coprirà solo in parte la somma annuale da pagare;
- il secondo versamento sarà da effettuarsi martedì 16 dicembre 2025 andando così a pagare l’importo dovuto per l’anno in corso.
Ne non si dovessero erroneamente andare a versare gli importi dovuti, si potrà provvedere a regolarizzare la propria posizione fiscale con il ravvedimento operoso, vedendosi applicare così solamente delle sanzioni ridotte, rispetto a quanto potrebbe essere imputato in caso di inadempimento.

Chi è tenuto a presentare la Dichiarazione Imu
Entro la data del prossimo 30 giugno 2025 i contribuenti sono chiamati a dover presentare anche la Dichiarazione Imu relativa al periodo d’imposta 2024. Ma ciò non è per tutti. La dichiarazione Imu deve essere presentata solo se
- se il comune di appartenenza non dovesse avere le informazioni per verificare che venga eseguito l’esatto versamento dell’imposta.
- nell’eventualità che nel 2024 ci sia stata qualche agevolazione per riduzione l’imposta, come ad esempio delle locazioni a canone concordato o comodato d’uso
Pert i ritardatari si potrà comunque provvedere a mettersi in regola con una dichiarazione tardiva nel caso di sanatoria entro i 90 giorni con l’applicazione di una sanzione ridotta.
Come calcolare la somma da versare
Ls determinazione dell’importo l’Imu da versare, andrà a variare in relazione alla tipologia dell’immobile di proprietà. I calcoli saranno pertanto differenti, a seconda che si tratti di: aree fabbricabili, terreni agricoli, o fabbricati.
Quando parliamo delle aree fabbricabili la base dell’imponibile viene a determinata valore venale in comune commercio al 1° gennaio 2025 andando a prendere a riferimento: la destinazione d’uso ammessa, la zona territoriale di riferimento, l’indice di edificabilità, gli oneri legati ad eventuali lavori di adattamento del terreno che si rendono necessari per la sua edificazione, e i prezzi medi presenti sul mercato per la vendita di aree che abbiano le stesse caratteristiche analoghe.
Se invece parliamo di fabbricati che risultano pertanto essere presenti nel registro del catasto, si prenderà a riferimento la rendita catastale andando a calcolare così l’imponibile: il risultato andrà moltiplicato per il coefficiente moltiplicatore, e la rendita catastale riferita al 1° gennaio 2025 dovrà essere rivalutata del 5%.

Scopriamo gli immobili esenti da Imu
Ebbene si vi sono delle situazioni in cui non è dovuto il pagamento. Per avere accesso all’esenzione IMU 2025 il contribuente dovrà provvedere a comunicare al Comune di riferimento, il possesso dei requisiti. Ad esempio oltre che per l’immobile destinato a uso prima abitazione, il versamento dell’Imu non è dovuto per gli immobili che non vengono utilizzabili o non sono stati resi disponibili. In questi casi deve essere stata presentata istanza all’autorità giudiziaria.
Inoltre l’esonero dal versamento dell’imposta scatta per i reati indicati che fanno riferimento all’articolo 614, comma 2, e dell’articolo 633 del Codice Penale: in relazione a invasione di edifici o edifici.
È prevista la proroga di esenzione dal pagamento della tassa per gli edifici divenuti non agibili a seguito degli eventi sismici che hanno colpito nel 2012 l’Emilia Romagna, la Lombardia e il Veneto, e quelli del Centro Italia per il sisma del 2016. Per l’anno corrente anche l’Accademia Nazionale dei Lincei non verserà l’imposta Imu. Per il Friuli Venezia Giulia niente Imu che a partire dal 1° gennaio 2023 è stata sostituita con l’Ilia, che risulta essere anche deducibile dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo.
Come pagare
Chi dovrà versare l’Imu lo potrà fare attraverso: Modello F24, bollettino postale, piattaforma PagoPa.