Bonus verde per l’anno corrente purtroppo non ha veduto la sua riconferma, eppure sarà possibile poter recuperare le spese sostenute fino al 2024, per la gestione delle aree verdi. Ecco come fare.

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Bonus verde: cos’è
Quando parliamo di bonus verde si va ad individuare quella detrazione fiscale pari al 36% delle spese sostenute, in relazione alla manutenzione o la messa a punto di aree verdi, alla gestione e manutenzione dei giardini, oppure di terrazzi.
Arriva lo stop dal 2025
Brutte notizie per coloro che amano rinnovare giardini, terrazzi e aree verdi. Infatti a decorrere da quest’anno non sarà più possibile poter usufruire del bonus verde, poiché non vi è stato il tanto atteso rinnovo con la Legge di Bilancio 2025. Anche se non si potrà vantare della detrazione fiscale per le spese sostenute a decorrere da inizio anno, pare che vi siano ancora possibilità di richiedere detrazioni a tal riguardo.
Infatti coloro che hanno già portato a termine lavori in ambito della gestione del verde nel lasso di tempo compreso tra il 2020 e il 2024, potrà ancora recuperare le spese sostenute. La detrazione fiscale sarà pari al 36% dell’importo di spesa sostenuta, e il beneficio si andrà a configurare attraverso la dichiarazione dei redditi. Pertanto attraverso il Modello 730/2025, ecco che parte degli importi dei lavori messi a punto nelle aree verdi, potranno essere recuperati, sempre a patto che questi rientrino nei parametri di legge.
Parliamo di somme
Per la sistemazione di giardini, terrazzi, balconi, aree verdi quindi la spesa massima che si potrà andare a portare in detrazione dovrà rientrare nei 5 mila euro, per immobile. Conseguentemente facendo due calcoli ecco che con il 36% di detrazione il contribuente potrà contare su 1.800 euro di sgravio fiscale.

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Scopriamo quali sono i requisiti per beneficiare del bonus
Certamente non tutti potranno godere del bonus verde, poiché bisognerà attenersi a precisi parametri:
- le spese devono essere state sostenute nel lasso di tempo compreso tra il 2020 e il 2024, ovvero quando l’agevolazione fiscale era in essere;
- gli interventi dovranno comprendere le lavorazioni volte alla gestione di aree verdi come ad esempio balconi, cortili, come giardini, riconducibili ad abitazioni di proprietà. Non rientrano nell’agevolazione fiscale i lavori svolti nelle aree comuni dei condomini;
- l’agevolazione fiscale potrà essere utilizzata solo se gli interventi saranno stati effettuati su abitazioni residenziali ad esclusivo uso privato e non su immobili destinati ad attività commerciali o professionali;
- i lavori dovranno includere la manutenzione o la realizzazione di aree verdi (dalla creazione di impianti di irrigazione, progettazione o realizzazione di giardini o terrazzi, piantumazione di arbusti e alberi);
- nell’agevolazione fiscale non saranno ammesse opere edilizie in genere ammesse spese per altri lavori, come quelli edilizi generali.

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Come portare in detrazione le spese
Per detrarre le spese sostenute nel contesto del verde attraverso la detrazione Irpef è fondamentale attenersi ad una precisa procedura. I pagamenti ad esempio dovranno essere effettuati solo in modalità che seguire alcuni passaggi fondamentali. Innanzitutto il pagamento delle spese deve essere effettuato tassativamente con pagamenti tracciabili, come il bonifico postale, bancario. Nella causale sarà importante andare a specificare che il pagamento riguarda i lavori di sistemazione o di manutenzione del verde.
Tutto quello che riguarda la fatturazione e le lavorazioni dei lavori eseguiti (ricevute e fatture), dovrà includere una dettagliata descrizione degli interventi e dei costi sostenuti, al fine di agevolare possibili controlli fiscali. Al fine di poter beneficiare della detrazione fiscale bisognerà includere le spese sostenute, nella propria dichiarazione dei redditi, che si potrà presentare utilizzando il Modello 730 o il Modello Redditi PF.
La detrazione spettante sarà quindi ripartita in 10 quote annuali di pari importo a partire dall’anno in cui è sono state sostenute le spere relative alle aree verdi. Se la documentazione fiscale o le modalità di pagamento non rispettano i requisiti previsti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe rifiutare la detrazione. È quindi essenziale conservare tutte le prove di pagamento e le fatture correttamente emesse.