Roma. Torna in scena a grande richiesta uno spettacolo alla sua “quarta vita”, sempre richiesto e amato dal pubblico. Prodotto da Teatrosophia, Nessuno dopo di te in scena da mercoledì 22 a domenica 26 ottobre rappresenta uno degli esempi più riusciti del sodalizio artistico tra Guido Lomoro e Maria Concetta Borgese: un incontro fecondo in cui parola e corpo si fondono, dando vita a un linguaggio scenico originale, intenso e universale.

Diego, benestante e apparentemente appagato, vive una vita ordinata ma segnata da un bisogno irrefrenabile di amare e di essere amato. Mirko, invece, ha scelto di muoversi “ai margini”, sfruttando l’unico talento che crede di possedere. Esiste a metà, convinto di non meritare un destino diverso.I loro percorsi si sfiorano più volte, fino al momento in cui l’incontro diventa inevitabile. Da lì prende forma una relazione intensa e fragile, consumata dentro una gabbia: un fragile equilibrio retto da un alibi condiviso, che consente a entrambi di continuare a vivere quell’amore proibito. Diego, sfidando convenzioni e morale comune, insegue con ostinazione questo sentimento, lottando anche per restituire a Mirko una possibilità di rinascita. Ma Mirko, frenato dalla paura e da un profondo senso di rassegnazione, si chiude in sé stesso — fino a quando un evento, forse indotto, forse casuale, lo costringe a scegliere.
Eleggendo la componente performativa come linguaggio privilegiato, Nessuno dopo di te si muove su una trama sottile e sospesa: i dialoghi cedono spesso il passo al corpo e ai suoi gesti, le parole del quotidiano si intrecciano con la poesia, costruendo un racconto emotivo più che narrativo, dove ciò che non si dice pesa quanto ciò che si rivela.
