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Pet care: il futuro passa dalla formazione

Ecco come l'Accademia Massaggio Animale apre nuove strade in un mercato in forte crescita

da Redazione

Nel panorama del Pet Care, qualcosa sta cambiando rapidamente. Il settore pet che negli ultimi dieci anni ha conosciuto una crescita senza precedenti, si sta trasformando in un comparto sempre più strutturato, professionale e ricco di nuove opportunità professionali. Oggi cani, gatti e altri amici a quattro zampe non sono più “solo animali domestici”, ma veri membri della famiglia, soggetti ai quali si dedicano attenzioni, cure, terapie e servizi un tempo riservati esclusivamente agli esseri umani.

È in questo contesto che nasce l’Accademia Massaggio Animale, una realtà che intercetta una necessità nuova ma profondamente radicata: formare figure professionali in grado di praticare tecniche di massaggio sugli animali, con finalità di benessere, rilassamento e supporto fisico, spesso in affiancamento alle terapie veterinarie. Non solo professionisti, però. L’Accademia si rivolge anche a proprietari consapevoli che vogliono imparare a prendersi cura dei propri compagni di vita, attraverso metodi corretti e strutturati, trasformando gesti naturali (come accarezzare il cane per alleviare tensioni o massaggiare le articolazioni doloranti di un animale anziano), in strumenti di reale supporto fisiologico.

Quella che oggi può apparire come un comparto quasi di nicchia,  è destinata a diventare una nuova frontiera del pet care in tempi brevissimi, soprattutto in un’epoca in cui la longevità degli animali aumenta, così come i bisogni legati al dolore cronico, alla mobilità ridotta o al semplice desiderio di migliorare la loro qualità di vita. E se per molti proprietari massaggiare il proprio animale è già un atto d’amore istintivo, l’Accademia offre la possibilità di trasformare questo gesto in una competenza precisa, consapevole e, per molti, in una nuova professione. Ne parliamo con Giada Marroffino quale responsabile delle comunicazioni dell’Accademia Massaggio Animale, per capire come nasce questo progetto, quali prospettive apre e perché il futuro del benessere animale potrebbe passare proprio dalle mani di chi li ama davvero.

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Qual è la missione dell’Accademia Massaggio Animale e quali servizi offre per migliorare il benessere fisico ed emotivo degli animali?

“Questo progetto nasce nel 2020 con l’intento primario di aiutare i proprietari di cani a capire come è fatto il corpo del loro animale. L’obiettivo era dare strumenti concreti per leggere postura, movimento e segnali che spesso passano inosservati. Col tempo l’interesse è cresciuto. Si sono avvicinati educatori, tecnici veterinari, fisioterapisti, osteopati animali e professionisti del benessere “umano”. La scuola si è evoluta con loro, fino a diventare quella che oggi è conosciuta come AMA – Accademia Massaggio Animale. La nostra missione non è “insegnare massaggi”, ma sviluppare una cultura del corpo animale. Il massaggio, per noi, è uno strumento di lettura, relazione e prevenzione. Serve a capire come il cane vive nel suo corpo, come si adatta, come compensa e quali segnali ci sta già dando. Offriamo percorsi formativi e attività dedicate sia ai proprietari che ai professionisti (o aspiranti tali), con un approccio etologico e consapevole. L’obiettivo è migliorare il benessere fisico e mentale dell’animale e dare alle persone gli strumenti per coglierne i cambiamenti. La scuola è fondata dalla Dott.ssa Chiara Dissegna, medico veterinario specializzato in omeopatia, nutrizione e osteopatia, e da Giada Marroffino, massoterapista e osteopata per animali”.

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Quali benefici concreti avete osservato negli animali trattati con tecniche di massaggio specialistico, e quali sono le problematiche più comuni che trovano sollievo grazie a questo tipo di intervento?

“Nel tempo abbiamo osservato una costante: quando si lavora bene sul corpo, l’animale non cambia solo nel movimento, ma anche a livello relazionale. I benefici più evidenti riguardano:

  • riduzione delle tensioni muscolari
  • miglior circolazione e drenaggio
  • postura più funzionale
  • maggiore disponibilità al movimento
  • livello di stress più basso

Molti cani arrivano con rigidità, compensi posturali, contratture, dolore cronico, piccoli trascinamenti o cambi di ritmo che il proprietario fatica a interpretare. Altri arrivano per supporto allo sport o per la gestione dell’età avanzata. La Massoterapia aiuta in modo reale e misurabile e ciò che significa davvero è che un cane che si muove meglio si sente meglio e quando il corpo si alleggerisce, tutto il resto cambia con lui”.

Come si struttura il percorso formativo per diventare operatore di massaggio animale e quali competenze specifiche vengono richieste o sviluppate durante il corso?

“Il nostro percorso di formazione in massoterapia canina è organizzato su tre livelli, pensati per esigenze e competenze diverse:

  1. AMA il Cane Base – per proprietari che vogliono imparare a conoscere e toccare in modo consapevole il proprio cane.
  2. AMA il Cane Pro – un percorso professionale per chi vuole lavorare nell’ambito della massoterapia canina o costruire nuove competenze pratiche da integrare nel proprio lavoro nel settore animale.
  3. AMA il Cane Master – programma avanzato sulle tecniche manuali osteopatiche applicate al cane, dedicato a chi vuole sviluppare un tocco più preciso e una reale capacità di valutazione del corpo.

La formazione è molto pratica. Lavoriamo sull’anatomia, sulla palpazione, sulla valutazione del movimento, sul sistema fasciale, sulla comunicazione e sulla capacità di modulare il tocco. Non insegniamo protocolli da eseguire in automatico: formiamo operatori capaci di pensare, osservare e adattare il trattamento al soggetto che hanno davanti. Dal 2026 introdurremo anche il percorso di massoterapia equina e a seguire un percorso di massoterapia felina, dedicato al benessere del gatto”.

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Ritiene che quella del massaggiatore animale possa diventare una vera e propria professione riconosciuta nel breve termine? Quali opportunità lavorative si stanno già aprendo per chi si specializza in questo settore emergente?

“Sì, credo che quella del massaggiatore animale stia diventando una professione riconoscibile, strutturata e richiesta. Non perché lo diciamo noi, ma perché la realtà sta andando in quella direzione. La domanda arriva da tre fronti:

  • proprietari sempre più attenti al benessere quotidiano
  • veterinari che cercano supporto complementare alle terapie
  • settore sportivo che ha compreso il valore della prevenzione

Già oggi molti nostri studenti lavorano in centri veterinari, centri di fisioterapia e riabilitazione, pensioni, asili, oppure aprono studio come operatori autonomi. È una figura che si colloca a metà tra educazione al benessere, prevenzione, supporto alla gestione del dolore e accompagnamento degli animali anziani e sta crescendo velocemente, perché copre un bisogno reale”.

C’è qualche nuovo progetto a cui state lavorando, in parallelo?

“Tra i progetti più significativi dell’Accademia c’è il Cane Colorato. È un lavoro che unisce arte, anatomia e didattica e nasce con un’idea precisa: rendere visibile ciò che normalmente non si vede. Abbiamo selezionato alcuni cani particolarmente collaborativi e, insieme a un team di professionisti, abbiamo dipinto sul loro corpo i principali gruppi muscolari, le ossa più rilevanti e alcune linee fasciali. La colorazione rispetta l’anatomia reale del cane, dalle proporzioni alle direzioni delle fibre, così da offrire un’immagine fedele e utile allo studio. Questo progetto permette agli studenti di osservare il movimento di un cane che porta “in superficie” la propria struttura interna. Da questo progetto sono nati testi didattici interni, lezioni dedicate, poster anatomici e libri pubblicati in italiano e spagnolo. Nel tempo produrremo nuovo materiale: illustrazioni aggiuntive, guide pratiche, approfondimenti su postura, fascia e linee di movimento. Il Cane Colorato è diventato uno strumento centrale della nostra scuola. Aiuta gli studenti a sviluppare uno sguardo più tecnico e più preciso, oltre a stimolare un approccio rispettoso al corpo del cane. Rende l’anatomia qualcosa che si può vedere, seguire e capire con immediatezza, contribuendo a diffondere una cultura del movimento chiara e accessibile” di cure..

Ecco un’opportunità da cogliere al volo sia per coloro che intendono crearsi una propria attività professionale a contatto con gli animali, che per tutti i proprietari di animali d’affezione, che vogliono guardare oltre ad una semplice carezza, quando il nostro amico ha bisogno di qualcosa di più.

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