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Roma, Teatro Cometa Off: torna il Principe

Torna in scena al Teatro Cometa Off di Roma, dal 9 al 13 aprile, IL PICCOLO PRINCIPE... IN ARTE TOTO’, spettacolo scritto e diretto da Antonio Grosso 

da Redazione
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Roma vede sul palco un ritorno tanto atteso dove si andrà ad omaggiare il grande Antonio De Curtis, in arte Totò, perdendosi in un’atmosfera onirica, surreale.

Roma guarda alle grandi icone del Teatro e della comicità

Torna in scena al Teatro Cometa Off di Roma, dal 9 al 13 aprileIL PICCOLO PRINCIPE… IN ARTE TOTO’, spettacolo scritto e diretto da Antonio Grosso che narra le vicende della vita giovanile di uno dei più grandi Attori e Maestri della comicità internazionale che Napoli abbia mai partorito: Antonio De Curtis, in arte Totò. Immersi in un’atmosfera surreale, lo spettacolo racconta le vicende e vicissitudini che l’attore partenopeo ha dovuto affrontare prima di arrivare al grande successo ed essere riconosciuto a livello nazionale come il vero e proprio “Principe della Risata”.

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Il principe della risata è tornato

In scena Antonio Grosso, nei panni del grande artista, accompagnato da Antonello Pascale che interpreta i diversi personaggi che Totò incontra sul suo cammino: dagli amici, ai parenti, dal popolo che anima le strade del famoso quartiere de La Sanità dove lui stesso e cresciuto, agli amori e le delusioni, passando poi per gli artisti che ha conosciuto, gli impresari teatrali ed i commilitoni con cui è partito soldato per servire la patria.

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Con Il Piccolo Principe in arte Totò,  a Roma si vuole omaggiare la grandezza del Maestro, in tutte le sue forme, artistiche emozionali e psicologiche, dimostrando che dietro una delle più grandi Maschere del Cinema moderno, come del Teatro, si nascondeva un animo sensibile che, con tenacia, talento, passione ed umiltà e diventato un’icona della Comicità Archetipa, riconosciuta dai più grandi maestri del Novecento Italiano.

Tutti i personaggi prendono vita dalle voci dei due interpreti in scena, unici esecutori di tutte le vicende narrate, secondo i canoni della teatralità italiana. Un lavoro originale perché per la prima volta si porta in scena un periodo della vita di Totò, non conosciuta al grande pubblico.

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